Geotecnica

Paolo Simonini, paolo.simonini@unipd.it
Simonetta Cola, simonetta.cola@unipd.it
Paolo Carrubba, paolo.carrubba@unipd.it
Marco Favaretti, marco.favaretti@unipd.it
Giampaolo Cortellazzo, giampaolo.cortellazzo@unipd.it
Fabio Gabrieli, fabio.gabrieli@unipd.it
Francesca Ceccato, francesca.ceccato.1@unipd.it
Lorenzo Brezzi, lorenzo.brezzi@unipd.it
Giorgia Dalla Santa, giorgia.dallasanta@unipd.it
Francine Tchamaleu Pangop, francinechantal.tchamaleupangop@studenti.unipd.it
Antonio Pol, antonio.pol@dicea.unipd.it
Veronica Girardi, veronica.girardi@dicea.unipd.it
Paolo Pavanello, paolo.pavanello@unipd.it

Sito web: http://geotecnica.dicea.unipd.it/

Tematiche di ricerca:

Analisi di stabilità dei pendii, di argini e di dighe in terra
La ricerca è volta allo studio dei fattori di rischio oltre che all’individuazione e la calibrazione di soluzioni per la stabilizzazione dei pendii e delle opere in terra. In tale contesto, si studiano diverse tipologie di instabilità di versante (frane lente, colate di fango o di detrito, caduta massi, ecc.) e i problemi di erosione interna o di collasso nelle opere di difesa e nelle dighe in terra. La ricerca abbina il monitoraggio delle opere reali alla modellazione numerica o alla modellazione fisica in piccola scala.

Sistemi di monitoraggio avanzati
La ricerca mira allo sviluppo di tecniche di monitoraggio innovative adatte allo studio delle opere geotecniche. In particolare, l’attenzione si concentra sull’impiego delle fibre ottiche inserite come monitoraggio in continuo per varie strutture geotecniche (pali, ancoraggi, argini, ecc.) e della stereo fotogrammetria digitale per il monitoraggio degli spostamenti superficiali dei pendii.

Modellazione numerica di problemi geotecnici
La ricerca riguarda la comprensione dei problemi geotecnici e di instabilità delle opere mediante l’analisi numerica con metodi agli elementi finiti ai grandi spostamenti (MPM and SPH) e metodi agli elementi distinti (DEM). In quest’ambito si collabora all’avanzamenti dei metodi di calcolo con lo sviluppo di algoritmi in grado di simulare l’interazione multifase nel terreno e leggi reologiche per caratterizzare il comportamento del terreno.

Problematiche geotecniche nell’uso della geotermia
La ricerca svolta in collaborazione con il dipartimento di Geoscienze, mira a definire gli effetti indotti nel terreno da un uso non corretto della geotermia di bassa entalpia, al fine di definire linee guida per la progettazione degli impianti geotermici a seconda delle condizioni geotecniche locali.

Caratterizzazione dei terreni e analisi delle problematiche geotecniche della città di Venezia e dell’ecosistema lagunare.
Le problematiche di difesa della città di Venezia e dell’ecosistema lagunare sono oggetto da anni di studi sperimentali, sia in sito che in laboratorio, che di modellazione numerica dei problemi esaminati. Gli studi più recenti riguardano gli aspetti geotecnici della difesa della isola di San Marco dalle acque alte e la misura della compressibilità dei terreni superficiali con prove di carico a grande scala.

Progetto di barriere di copertura di discariche di rifiuti urbani con procedure non standardizzate
La ricerca esamina l’efficacia di nuove procedure costruttive per la realizzazione di barriere di copertura di discariche di rifiuti urbani con particolare riferimento alla misura delle caratteristiche idrauliche, in sito ed in laboratorio, dei terreni limosi e argillosi.

Studio del comportamento sismico di interfacce in geosintetico
Ricorrendo a prove su tavola vibrante in piccola scala, la ricerca esamina il comportamento dinamico di interfacce tra vari tipi di geosintetici, quali geomembrane HDPE, geosintetici non tessuti con particolare riferimento all’attrito mobilitato in condizioni sismiche.

Resistenza residua alla riattivazione
Un corpo franoso che subisce ampi spostamenti lungo una preesistente superficie di slittamento riduce la resistenza del terreno fino al valore minimo noto come resistenza residua. Alcuni recenti studi hanno evidenziato che tale resistenza può evolversi nel tempo. Oltre ai casi di interazioni fisiche e chimiche con l'ambiente, la velocità di spostamento e il creep possono influenzare l'evoluzione della resistenza in condizioni sia di quiescenza che alla riattivazione. Pertanto, l’occorrenza di un picco di resistenza alla riattivazione costituisce un fenomeno transitorio che può avere effetto sulla stabilità della frana in relazione al tempo di quiescenza trascorso e alla velocità con cui il movimento si riattiva.

Parole chiave: Stabilità dei pendii, Opere in terra, Fondazioni, Modellazione numerica, Salvaguardia di Venezia, Geotermia, Resistenza residua alla riattivazione, Resistenza d’interfaccia tra geosintetici